Abbiamo già visto (nel precedente studio La Fertile Mezzaluna) come Abraamo dovette seguire una strada particolare per sposarsi “da Ur dei caldei per andare nel paese di Canaan”, passando per “Haran”, dove “presero a dimorarvi” (Gn 11:31, TNM). Abraamo non poteva tagliare direttamente da Ur alla terra di Canaan: sarebbe stato impossibile alla sua carovana attraversare circa 1000 km di deserto. Dovette seguire il fiume Eufrate risalendolo fino a Haran. Qui si fermò e vi dimorò per un certo tempo. Poi “uscirono per andare nel paese di Canaan” (Gn 12:5, TNM). Fu gioco-forza passare per Damasco. “Giunsero così nella terra di Canaan” (Gn 12:6). Ma poi? Che strada percorsero?

“Abramo attraversò il paese fino alla località di Sichem, fino alla quercia di More. In quel tempo i Cananei erano nel paese . . . Di là si spostò verso la montagna a oriente di Betel . . . Poi Abramo partì, proseguendo da un accampamento all’altro, verso la regione meridionale. Venne una carestia nel paese e Abramo scese in Egitto per soggiornarvi, perché la fame era grande nel paese”. – Gn 12:6-10.

   “Fino alla località di Sichem”, ovvero presso il Monte Gherizim, in Samaria. “Di là si spostò verso la montagna a oriente di Betel” ovvero sui monti più a sud. La carovana di Abraamo stava seguendo la via montuosa, la seconda grande via di comunicazione interna di cui abbiamo parlato nello studio La geografia di Israele e le sue vie interne. Attraverso questa via scese poi in Egitto.

   “Abramo dunque risalì dall’Egitto con sua moglie, con tutto quel che possedeva e con Lot, andando verso la regione meridionale” (Gn 13:1). Ubbidendo al comando divino, dopo aver superato le difficoltà della carestia rifornendosi in Egitto, tornò “verso la regione meridionale” della terra di Canaan. Abraamo rifece la stessa strada – la via montuosa – “e continuò il suo viaggio dal meridione fino a Betel” (13:3). Qui Abraamo e suo nipote Lot si separarono (13:5-13). “Abramo si stabilì nel paese di Canaan, Lot abitò nelle città della pianura e andò piantando le sue tende fino a Sodoma” (v. 12). Mentre Abraamo rimase nella regione attraversata dalla via montuosa, Lot andò nella regione pianeggiante a sud del Mar Morto, attraversata dalla Strada dei Re (la terza grande via di comunicazione interna di cui abbiamo parlato nello studio La geografia di Israele e le sue vie interne). Poi accadde qualcosa. “Avvenne al tempo di Amrafel re di Scinear, di Arioc re di Ellasar, di Chedorlaomer re di Elam e di Tideal re dei Goim, che essi mossero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsa re di Gomorra, a Sineab re di Adma, a Semeber re di Seboim e al re di Bela, cioè Soar. Tutti questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, che è il Mar salato” (Gn 14:1-3). Lot si trovò nel bel mezzo di una guerra tra re. Scinear ed Elam erano vicine alla Babilonia. Sappiamo che Sodoma e Gomorra erano a sud del Mar Morto o Mar Salato. “I vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra, tutti i loro viveri e se ne andarono. Andandosene presero anche Lot, figlio del fratello di Abramo, con i suoi beni: Lot abitava infatti a Sodoma” (14:11,12). Che strada poterono prendere per tornarsene a casa loro quei predoni? Non certo la via del deserto: troppo difficile. Evidentemente la Strada dei Re, quella che passava sull’altopiano.

   “Abramo, com’ebbe udito che suo fratello era stato fatto prigioniero, armò trecentodiciotto dei suoi più fidati servi, nati in casa sua, e inseguì i re fino a Dan” (14:14). Dan si trovava a nord del Mare di Galilea. Sappiamo che Abraamo risiedeva in Canaan, la regione attraversata dalla via montuosa. Per prendere la Strada dei Re (per la quale i rapitori di Lot erano fuggiti), Abraamo doveva scendere a sud lungo la strada montuosa e poi risalire sulla Strada dei Re: non li avrebbe raggiunti mai! Agì d’astuzia. Mentre loro percorrevano la Strada dei re a est del Giordano, verso nord, lui li inseguiva sulla strada montuosa a ovest del Giordano. Le due strade si sarebbero poi riunite sulla via per Damasco. Li avrebbe così colti di sorpresa. “Divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli con i suoi servi li sconfisse e li inseguì fino a Coba, che è a sinistra di Damasco. Recuperò così tutti i beni e ricondusse pure Lot suo fratello, con i suoi beni, e anche le donne e il popolo” (vv. 15 e 16). Fece poi ritorno per la via montuosa da cui era venuto.