La forte e determinata Iaèl uccide Sisera, generale dell’esercito nemico. “Iael uscì incontro a Sisera e gli disse: «Entra, mio signore, entra da me; non temere». Egli entrò da lei nella sua tenda e lei lo coprì con una coperta. Egli le disse: «Ti prego, dammi un po’ d’acqua da bere perché ho sete». Quella, aperto l’otre del latte, gli diede da bere e lo coprì. Egli le disse: «Stattene all’ingresso della tenda; forse qualcuno verrà a interrogarti e ti chiederà: C’è qualcuno qui dentro? Tu risponderai di no». Allora Iael, moglie di Eber, prese un piuolo della tenda e un martello, andò pian piano da lui e gli piantò il piuolo nella tempia tanto che esso penetrò in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e morì”. – Gdc 4:17-21.

   Debora intona poi una canzone in cui immagina la madre di Sisera che attende il figlio vittorioso: “La madre di Sisara alla finestra e dietro all’inferriata gridava: «Perché il suo carro tarda ad arrivare? Perché i suoi cavalli son così lenti a tornare?». La più saggia delle sue donne risponde e anche lei ripete: «Sì, certo, hanno fatto bottino e stan facendo le parti: una ragazza per ciascuno; a Sisara toccano stoffe colorate, ricamate e pregiate, tante pezze ricamate e anche tanti animali …»”. – Gdc 5:28-30, TILC.

   Quando Izebel aveva saputo che Ieu aveva ucciso suo figlio, il re Ieoram (2Re 9:24), fece in modo d’incontrarlo e, salutandolo sarcasticamente, lo minacciò. “Ieu alzò gli occhi verso la finestra, e disse: «Chi è per me? chi?». E due o tre funzionari, affacciatisi, volsero lo sguardo verso di lui. Egli disse: «Buttatela giù!». Quelli la buttarono; e il suo sangue schizzò contro il muro e contro i cavalli. Ieu le passò sopra, calpestandola; poi entrò, mangiò e bevve, quindi disse: «Andate a vedere quella maledetta donna e sotterratela, poiché è figlia di un re». Andarono dunque per sotterrarla, ma non trovarono di lei altro che il cranio, i piedi e le mani. E tornarono a riferir la cosa a Ieu, il quale disse: «Questa è la parola del Signore pronunciata per mezzo del suo servo Elia il Tisbita, quando disse: I cani divoreranno la carne di Izebel nel campo d’Izreel; e il cadavere di Izebel sarà, nel campo d’Izreel, come letame sulla superficie del suolo, in modo che non si potrà dire: Questa è Izebel»”. – 2Re 9:32-37.