La Festa delle Trombe è annunciata così in Lv 23:24: “Il settimo mese, il primo giorno del mese avrete un riposo solenne, che sarà ricordato con il suono della tromba, una santa convocazione”. Nella traduzione di TNM, “il suono della tromba” diventa uno “squillo di tromba”. Nel testo parallelo di Nm 29:1 si hanno le stesse disposizioni, con una differente traduzione in NR: “Il settimo mese, il primo giorno del mese avrete una santa convocazione; non farete nessun lavoro ordinario; sarà per voi il giorno dell’acclamazione”; “acclamazione” che diventa in TNM “squillo di tromba”.  

   I lettori della Bibbia sarebbero sorpresi nell’apprendere che qui, in entrambi i passi citati, la Bibbia non menziona alcuna tromba. Il testo originale dice che il 1° tishrì si deve avere un sabato solenne, un memoriale, una santa convocazione e una … תְּרוּעָה (teruàh).

   La parola תְּרוּעָה (teruàh) significa “clamore”. La troviamo in Gs 6:5, in cui si parla della conquista della città di Gerico: “Deve avvenire che quando suonano il corno [קֶרֶן (qèren)] di montone, quando udite il suono del corno [שֹּׁופָר (shofàr)], tutto il popolo deve lanciare un grande grido [תְּרוּעָה (teruàh)] di guerra; e le mura della città devono crollare” (TNM). In questo passaggio biblico compaiono tre parole diverse, che è interessante analizzare.

  1. Qèren (קֶרֶן), “corno”. Si tratta del corno di un animale. Lo troviamo in Dn 8:3: “Un montone stava davanti al corso d’acqua, e aveva due corna [קְרָנָיִם (qranàym)]” (TNM). Questo corno era utilizzato anche per i riti: “Riempi d’olio il tuo corno [קֶרֶן (qèren)]” (1Sam 16:1, TNM). Può essere anche una zanna d’elefante, come in Ez 27:15 che menziona “corni [קַרְנֹות (qarnòt)] d’avorio” (TNM). Per la loro forma si parla dei “corni [קַרְנֹות (qarnòt)] dell’altare” (Es 29:12, TNM). Questa parola indica perfino un raggio di luce, come i “raggi [קַרְנֹות (qarnòt)]” (TNM) in Ab 3:4; ciò spiega certe raffigurazioni di Mosè con le corna, riferendosi a Es 34:29,30,35 in cui la faccia di Mosè, sceso dal Sinày, “emetteva raggi” (TNM), letteralmente: “Corno [קֶרֶן (qèren)] pelle faccia di lui”. Infine, si ha il corno come simbolo di forza e di dignità: “Nell’ardore dell’ira [Dio] ha tagliato ogni corno [קֶרֶן (qèren)] d’Israele” (Lam 2:3, TNM); in Sl 75:5 indica la presunzione:  “Non esaltate il vostro corno [קָרֶן (qàren)] in alto, non parlate con collo arrogante”. – TNM.
  2. Shofàr (שֹּׁופָר). Si tratta del corno usato come tromba. “Un altissimo suono di corno [שֹׁפָר (shofàr)]” (Es 19:16, TNM). “Dovete suonare il corno [שֹּׁופָר (shofàr)]” (1Re 1:34, TNM). Lo shofàr è dunque un piccolo corno di montone utilizzato come strumento musicale a fiato. Nelle Scritture Greche è tradotto σάλπιγξ (sàlpincs), come in Mt 24:31 in cui Yeshùa annuncia il radunamento degli eletti da parte degli angeli “con gran suono di tromba [σάλπιγγος μεγάλης (sàlpingos megàles); שֹּׁופָר (shofàr) nei manoscritti ebraici]”. – TNM.
  3. Teruàh (תְּרוּעָה). È il clamore, spesso un grido di gioia. È anche il suono del corno. È emesso in combattimento, come abbiamo visto più sopra in Gs 6:5. È emesso anche come acclamazione ispirata a devozione: “Quando l’arca del patto del Signore entrò nell’accampamento, tutto Israele alzò grida [תְּרוּעָה (teruàh)] di gioia, sì che ne rimbombò la terra” (1Sam 4:5). Si acclama nella liturgia comunitaria: “Tutto il popolo, gridando di gioia [letteralmente: “gridò clamore grande”, תְרוּעָה גְדֹולָה, teruàh gdolàh], lodava il Signore” (Esd 3:11). Si acclama anche individualmente: “Implora Dio, e Dio gli è propizio; gli dà di contemplare il suo volto con gioia [בִּתְרוּעָה (biteruàh), “con clamore”]”. – Gb 33:26.

   Riguardo a Lv 23:24 di deve quindi dire che il 1° tishrì erano suonate diverse “trombe”: lo shofàr per il novilunio (Sl 81:3) e il corno o teruàh.

   Come abbiamo appena visto, questi strumenti erano costituiti da un corno d’animale usato come strumento musicale a fiato, sebbene tradotti con la parola “tromba”. Eppure, in Israele le trombe vere e proprie esistevano. Si trattava di uno strumento a fiato composto di un bocchino e di un lungo tubo metallico che terminava con una campana.

   Già nel deserto, dopo che il popolo ebraico era stato liberato dalla schiavitù egiziana, Dio aveva ordinato a Mosè: “Fatti due trombe [חֲצֹוצְרֹת (khatzotzròt)] d’argento; le farai d’argento battuto; ti serviranno per convocare la comunità e per far muovere l’accampamento”. – Nm 10:2.

   Tromba – חֲצֹצְרָה (khatzotzràh). La differenza tra lo shofàr (corno di montone) e la tromba vera e propria si nota in Os 5:8: “Suonate il corno [שֹּׁופָר (shofàr)] in Ghibea, la tromba [חֲצֹצְרָה (khatzotzràh)] in Rama!” (TNM). Sul bassorilievo dell’Arco di Tito, visibile nel Foro di Roma, sono presenti delle trombe, lunghe da 45 a 90 cm e diritte, con una grande campana terminale. Rappresentazioni simili figurano su monete circolanti all’epoca maccabaica (2° secolo a. E. V.). Riferendosi all’ordine divino di Nm 10:2, Giuseppe Flavio dice che Mosè realizzò una sorta di clarino, una tromba naturale di concezione molto semplice (era in uso anche all’epoca romana), e dice che aveva “una canna stretta, di diametro poco superiore a quello di un flauto, con un bocchino abbastanza largo da soffiarci dentro e un’estremità a campana come quella delle trombe”. – Antichità giudaiche, III, 291.

   In Nm 10:2 Dio dà queste istruzioni a Mosè: “Fatti due trombe d’argento; le farai d’argento battuto; ti serviranno per convocare la comunità e per far muovere l’accampamento”. Si tratta proprio di “trombe”: חֲצֹוצְרֹת (khatzotzròt). In Nm 10:3-7 vengono poi indicati diversi tipi di segnali dati con le due trombe d’argento. Questo passo è alquanto difficile da tradurre e certi traduttori fanno confusione. Vediamo alcune traduzioni (TNM, NR, CEI, Con) raffrontate al testo biblico poi ricostruito in italiano in grassetto per la parte che ci interessa:

   Versetto 3:

  • “Devono suonarle tutt’e due, e l’intera assemblea deve osservare il suo appuntamento con te all’ingresso della tenda di adunanza”.

“Al suono delle due trombe la comunità si raccoglierà presso di te, all’ingresso della tenda di convegno”.

“Al suono di esse tutta la comunità si radunerà presso di te all’ingresso della tenda del convegno”.

“Quando esse suoneranno, allora tutta l’assemblea si radunerà presso di te, all’ingresso della tenda di convegno”.

וְתָקְעוּ בָּהֵן וְנֹועֲדוּ אֵלֶיךָ כָּל־הָעֵדָה אֶל־פֶּתַח אֹהֶל מֹועֵד׃

Vetaqù bahèn venoàdu elècha kol-haedàh el-pètakh òhel moèd

E soffiano in loro radunerà a te tutta la congregazione all’apertura della tenda di riunione

Quando soffiano in tutt’e due [le trombe], tutta la comunità [d’Israele] si raccoglierà presso di te all’ingresso della tenda di convegno

    Versetto 4:

  • “E se ne suonano una sola, i capi principali come capi delle migliaia d’Israele devono anche osservare il loro appuntamento con te”.

“Al suono di una tromba sola, i capi, i primi delle migliaia d’Israele, si riuniranno presso di te”.

“Al suono di una tromba sola, i principi, i capi delle migliaia d’Israele, converranno presso di te”.

“Se ne suonerà una sola, allora si raduneranno presso di te i principi, capi delle migliaia d’Israele”.

וְאִמ־בְּאַחַת יִתְקָעוּ וְנֹועֲדוּ אֵלֶיךָ הַנְּשִׂיאִים רָאשֵׁי אַלְפֵי יִשְׂרָאֵל׃

Veim-beakhàt ytqàu venoàdu elècha hanesyìm rashè alfè Israèl

E se in una soffiano e sono congregati a te i principi capi di migliaia d’Israele

Quando soffiano in una [sola tromba] i principi, capi di migliaia, sono congregati presso di te

   Versetto 5:

  • “E dovete suonare squilli brevi e ripetuti, e devono partire gli accampamenti di quelli che sono accampati ad oriente”.

“Quando suonerete con squilli acuti e prolungati, gli accampamenti che sono a levante si metteranno in cammino”.

“Quando suonerete uno squillo di acclamazione, gli accampamenti che sono a levante si metteranno in cammino”.

“Quando suonerete con fragore allora toglieranno gli accampamenti quelli che sono accampati ad oriente”.

וּתְקַעְתֶּם תְּרוּעָה וְנָסְעוּ הַמַּחֲנֹות הַחֹנִים קֵדְמָה׃

Utqaetèm teruàh venàsu hamakhanòt hakhonìm qèdmah

E soffiate clamore partono i campi gli accampati a oriente

Quando soffiate con clamore, i campi a est devono levare le tende per partire

   Versetto 6:

  • “E dovete suonare squilli brevi e ripetuti una seconda volta e devono partire gli accampamenti di quelli che sono accampati al meridione. Devono suonare squilli brevi e ripetuti ogni volta che uno d’essi parte”.

“Quando suonerete una seconda volta con squilli acuti e prolungati, gli accampamenti che si trovano a mezzogiorno si metteranno in cammino; si suonerà con squilli acuti e prolungati quando dovranno mettersi in cammino”.

“Quando suonerete una seconda volta lo squillo di acclamazione, gli accampamenti che si trovano a mezzogiorno si metteranno in cammino; si suoneranno squilli di acclamazione quando dovranno mettersi in cammino”.

“Quando suonerete con fragore la seconda volta, toglieranno l’accampamento quelli che sono a sud. Suoneranno con fragore per togliere i loro accampamenti”.

וּתְקַעְתֶּם תְּרוּעָה שֵׁנִית וְנָסְעוּ הַמַּחֲנֹות הַחֹנִים תֵּימָנָה תְּרוּעָה יִתְקְעוּ לְמַסְעֵיהֶם׃

Utqaetèm teruàh shenìt venàsu hamakhanòt hakhonìm teymànah teruàh ytqù lemasyèm

E soffiate clamore secondo partono i campi gli accampati a meridione clamore soffiano per partire

Quando soffiate con clamore una seconda volta, tocca agli accampati a sud levare le tende, quando soffiano con clamore per partire

   Versetto 7:

  • “Ora quando convocate la congregazione, dovete suonare, ma non dovete fare squilli brevi e ripetuti”.

“Quando dev’essere convocata la comunità, suonerete, ma non con squilli acuti e prolungati”.

“Quando deve essere convocata la comunità, suonerete, ma non uno squillo di acclamazione”.

“Invece per radunare l’assemblea suonerete, ma senza fragore”.

וּבְהַקְהִיל אֶת־הַקָּהָל תִּתְקְעוּ וְלֹא תָרִיעוּ׃               

Uvehaqhìl et-haqahàl titqù velò tarìyu

E per convocazione l’assemblea soffiate e non clamore

E per convocare [tutta] la comunità, soffiate senza clamore

   Da questi raffronti si comprende come i vari “ squilli brevi e ripetuti”, “acuti e prolungati” o “di acclamazione”, siano soltanto interpretazioni dei traduttori. Attenendoci al testo biblico, i segnali erano:

  1. Suono di tutt’e due le trombe (senza clamore): riunione generale della comunità.
  2. Suono di una sola tromba (senza clamore): riunione dei soli capi.
  3. Suono delle trombe con clamore, con schiamazzo: ordine di partenza per i campi a est.
  4. Suono delle trombe con clamore, con schiamazzo, per due volte: ordine di partenza per i campi a sud.

   C’è qui un profondo simbolismo, che cercheremo di comprendere.

   Argento. “Il crogiuolo è per l’argento e il fornello per l’oro” (Pr 27:21). L’argento è un minerale grezzo che va purificato per liberarlo dalle scorie e dalle sostanze estranee di scarto (ganga): “Si tolgano le scorie schiumose dall’argento, e ne uscirà tutto raffinato” (Pr 25:4. TNM). “Le parole del Signore sono parole pure, sono argento raffinato in un crogiuolo di terra, purificato sette volte” (Sl 12:6). Si noti ora Mal 3:3: “[Dio è] come un raffinatore e purificatore d’argento e dovrà purificare i figli di Levi” (TNM; cfr. Zc 13:9). I leviti erano i sacerdoti. I discepoli di Yeshùa sono “una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa” (1Pt 2:9). “Tu ci hai messi alla prova, o Dio, ci hai passati al crogiuolo come l’argento” (Sl 66:10). L’argento delle trombe richiama quindi la preziosità raffinata del popolo di Dio.

   Due. Il numero due richiama i due pani fatti con le primizie del grano a Pentecoste (Lv 23:16,17), che simboleggiano gli eletti.

   Le chiamate e il raduno al suono di tromba. “Il Signore stesso, con un ordine, con voce d’arcangelo e con la tromba di Dio, scenderà dal cielo, e prima risusciteranno i morti in Cristo; poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo rapiti insieme con loro, sulle nuvole, a incontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre con il Signore” (1Ts 4:16,17). “Tutti saremo trasformati, in un momento, in un batter d’occhio, al suono dell’ultima tromba. Perché la tromba squillerà, e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo trasformati”. – 1Cor 15:51,52.

   Lo shofàr o corno di montone annuncia la presenza di Dio e la sua autorità: “Dio è asceso con clamore [בִּתְרוּעָה (biteruàh)], Yhvh con il suono dello shofàr [שֹּׁופָר (shofàr)]” (Sl 47:5, traduzione dall’ebraico). Le trombe d’argento rappresentano il popolo di Dio.

   Il 1° tishrì la festa delle Trombe annuncia il ritorno di Yeshùa. La prima volta lui venne come sacrificio per la redenzione dal peccato. Fu riconosciuto da alcuni cui lo spirito santo lo rivelò (Mt 16:16,27; Gv 1:49;12:13-15), realizzando così la profezia di Zc 9:9. In una parabola spiegò che doveva andare via per assicurarsi il potere reale e poi tornare (Lc 19:12). Yeshùa tornerà “nella sua gloria con tutti gli angeli” (Mt 25:31) e come “il Signore dei signori e il Re dei re” (Ap 17:14). Il suo ritorno sarà chiaramente visibile “come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente” (Mt 24,27). Egli poi regnerà al potere con gli eletti. – Ap 20:4.