Combattimento spirituale (6:10-20).

   La lettera parla ora dell’armatura di Dio, del nostro combattimento spirituale.

   Gli avversari che si devono combattere non sono esseri umani della nostra stessa portata: “Il nostro combattimento infatti non è contro sangue e carne” (6:12). L’espressione “sangue e carne” indica la persona umana: “Carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio; né i corpi che si decompongono possono ereditare l’incorruttibilità” (1Cor 15:50). Le potenze che devono essere affrontate sono molto più potenti della razza umana, perché appartengono alla sfera angelica: “Contro i principati, contro le potenze, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagità, che sono nei luoghi celesti”. – 6:12.

   L’armatura adatta a difendersi (“Le armi della nostra guerra non sono carnali”, 2Cor 10:4) viene descritta da Paolo prendendo lo spunto da quella dei soldati romani. Solo per mezzo di quest’armatura si potrà “resistere nel giorno malvagio” (v. 13), vale a dire nei giorni della nostra vita e della tentazione. Qui non si parla del giorno del giudizio finale, che è chiamato “giorno del Signore”.

    “Restare in piedi dopo aver compiuto tutto il vostro dovere” (v. 13) indica la vittoria contro la tentazione.

L’armatura di Ef 6:

Cintura

Indica la prima azione di uno che vuole lavorare: cingersi i fianchi sollevando la veste lunga perché non inciampi nel lavoro1.  La cintura è la “verità” che viene dalla parola di Dio: è il primo elemento necessario per combattere il buon combattimento. :14

Corazza

Per opporsi ai “dardi infocati del maligno” c’è la “giustizia”. Non si tratta di giustizia umana, ma di quella di Dio, che ci viene data per fede. La nostra giustizia ci condannerebbe agli occhi di Dio2. Solo Dio ci può rivestire della vera giustizia. Altrove la corazza è chiamata “fede e amore3”.

Calzari

Gli orientali usavano i sandali per calzature: questi simboleggiano la buona notizia. Il credente deve essere pronto ad annunciarla, non può tenerla racchiusa in un forziere: deve recarla ad altri. Non possiamo salvare noi stessi senza far qualcosa per gli altri4. Lo spirito missionario è il primo comando di Yeshùa resuscitato5. La bellezza di quest’annuncio è profetizzato da Rm 10:156. :15

Scudo

È dato dalla “fede”. Chi ha vera fiducia in Dio non teme nulla, non è abbattuto da alcuna difficoltà, è temprato per ogni evenienza7. Abraamo per tale fede era pronto a sacrificare anche suo figlio, sicuro che la promessa di Dio per la sua posterità non sarebbe venuta meno8. Questo scudo non può mancare mai, ma deve essere abbracciato “di continuo [ἐν πᾶσιν (en pàsin); così hanno i codici א e B]. :16

Elmo

È la nostra “salvezza”, che già possediamo in speranza9. Lo sguardo verso la nostra salvezza, verso la meta da raggiungere, ci sorregge in modo meraviglioso10. :17

Spada

La parola di Dio è “la spada dello spirito”. Con essa si più attaccare il male, recidere l’errore, stare in difesa della verità. La parola di Dio, che è stata espressa dallo spirito santo, reca con sé una potenza meravigliosa11. :17

Note

1 “I vostri fianchi siano cinti” (Lc 12:35); “Avendo cinti i lombi della vostramente, siate vigilanti”. – 1Pt 3:13, ND.

2 Cfr. Rm 2:9-16.

3“Avendo rivestito la corazza della fede e dell’amore”. – 1Ts 5:8.

4 “ognuno, quando abbia fatto qualche bene, ne riceverà la ricompensa dal

Signore”. – Ef 6:8.

5Cfr. Mt 28:19,20.

6“Quanto sono belli i piedi di quelli che annunziano buone notizie!”. – Cfr. Is

52:7; Nau 1:15.

7  “Tutto quello che è nato da Dio vince il mondo; e questa è la vittoria che

ha vinto il mondo: la nostra fede”. – 1Gv 5:4.

8 Cfr. Eb 11:17-19.

9“Per elmo la speranza della salvezza”. – 1Ts 5:8.

10 Cfr. 2Cor 4:7-18.

11Cfr. Eb 4:12; Is 55:6-11.

    “Pregate in ogni tempo” (6:18). La preghiera deve essere di sostegno in ogni circostanza. Le richieste non egoistiche devono essere rivolte a Dio in favore di altri: “Pregate per tutti i santi” (v. 18); specialmente per i predicatori del vangelo: “Anche per me, affinché mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero del vangelo”. – V. 19.

   “Per mezzo dello Spirito” (v. 18): lo spirito santo avvalora la nostra preghiera. “Lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio”. – Rm 8:26,27.

   Yeshùa fu l’esempio più vivo di preghiera. Gli apostoli seguirono la sua pratica di preghiera. “Non cessate mai di pregare”. – 1Ts 5:17.