Con l’8° secolo a. E. V., e precisamente con Amos, ha inizio una nuova forma profetica: quella dei profeti scrittori. Costoro hanno una missione divina personale. Non sono più legati come prima alle corporazioni profetiche. In questo periodo il nome roèh (ראה), “veggente”, scompare per dar luogo al nome di naviý (נָּבִיא) “profeta”, che finisce con l’imporsi eliminando del tutto il termine precedente. Il profeta di questo periodo non si sofferma tanto su casi particolari, ma assurge alle idee generali che determinano la sua attività di messaggero di Dio. Egli diviene come un rettificatore e un oppositore al profetismo di Canaan. Il “veggente”, oltre che a vedere, inizia così anche a parlare e a predicare. L’ispirazione è la medesima, ma la forma varia. Il profeta diviene più polemico e va alla radice stessa dei fenomeni sociali e storici, legati all’adempimento o meno del volere di Dio. È proprio lì che si trova la radice della futura prosperità o della scomparsa della nazione ebraica. La loro predicazione viene poi messa per iscritto dal profeta stesso oppure dai suoi condiscepoli, come ad esempio Baruc nel caso di Geremia.

   Questi profeti ricevono una missione speciale che li costringe ad agire: si pensi ad Amos (Am 7:14), a Isaia (Is 6), a Geremia (Ger 1) e a Ezechiele (Ez 1 e 2). Si spiega così anche meglio in nome naviý (נָּבִיא), sia che si intenda come “predicatore” o “araldo”, sia che si intenda nel senso di “chiamato da Dio”.

 

Elenco dei profeti, con dati cronologici e storici

 

Profeta

Anno

a. E. V.

Luogo

Re

del Regno di Giuda

Re

del Regno di Israele

Amos

ca. 760-750

Israele

Ozia (Azaria) 741-740

Geroboamo II 783-743

Osea

ca. 750-725

Zaccaria 743

Shallum 743

Isaia

Michea

ca. 740-693

735-690

Giuda

Giuda

Yotam 740-736

Manahem 743-738

Acaz 736-716

Peqehia 738-737

Peqa 737-732

Oshea 732-724

Ezechia 716-687

Caduta di Samaria

(721 a. E. V.)

Manasse 687-642

Le tribù del Regno d’Israele

sono disperse e perdono la loro identità

(fino ai nostri giorni)

Amon 642-640

Sofonia

ca. 630

Giosia 640-609

Geremia

ca. 626/8-586

Naum

620-612

o 630-620

Yoacaz 609

Abacuc

605-600?

Uoiacim 609-598

Ezechiele

593-570

Babilonia

Sedechia 598-587

Daniele

605-536

Babilonia

Caduta di Gerusalemme

 (587 a. E. V.)

Isaia

ca. 40-50?

Aggeo

ca. 520-518

Giudea

Ciro (539-538 a. E. V.)

Zaccaria

520-518

Giudea

Malachia

450-430

Giudea

Abdia

Gioele

Giudea autonoma (proprio stato)

Giona

Giudea sotto il dominio greco

Zaccaria

Daniele

Redazione finale o composizione

(168-167 a. E. V.)

 

Divisione cronologica dei profeti

 

Profeti pre-esilici

Regno di Israele

Amos

Osea

Regno di Giuda

Isaia

Michea

Sofonia

Geremia

Profeti esilici

Ezechiele

Profeti post-elisili

Aggeo

Zaccaria?

Malachia

Abdia?

Gioele?

Daniele?

Giona?

 

 

   L’ultimo profeta fu Malachia, che visse nel periodo postesilico. Forse ve ne furono altri a lui contemporanei o posteriori, ma il loro problema cronologico suscita difficoltà. Si discute sul libro di Daniele la cui stesura ultima è del periodo maccabaico: la discussione verte sulla classificazione, se sia prevalentemente profetico o apocalittico.

   Dopo il ritorno dall’esilio e la restaurazione giudaica cessò il carisma profetico. Al tempo dei maccabei si sentiva il desiderio di un vero profeta a causa della grande tribolazione di quel tempo, ma purtroppo non ve ne furono (1Maccabei 9:27). La carenza profetica è indicata in Sl 74:9 come il colmo della sventura: “Noi non vediamo più nessun segno; non c’è più profeta, né chi tra noi sappia fino a quando …”.

   Il profetismo tramontava. Stava per sorgere l’epoca degli “scribi”, i saggi che riflettono e propongono al popolo come ideale la devozione e il timore di Dio. Arriverà poi la chiamata di Yeshùa.